Il colostro rappresenta il primo latte materno, ricchissimo di proteine, vitamine, immunoglobuline, carboidrati, lipidi e fattori della crescita. Grazie a questo primo latte, il corpo del neonato può iniziare a svilupparsi.
Che cos’è?
Il colostro è il primo latte prodotto dalle ghiandole mammarie nei giorni immediatamente successivi al parto . È anche conosciuto come latte immaturo o primo latte. La sua produzione inizia dal secondo trimestre di gravidanza e continua fino al quinto giorno dopo la nascita. Si presenta come una sostanza densa e di colore giallognolo , estremamente ricca di nutrienti , anticorpi , sali minerali e fattori di crescita . È di fondamentale importanza per il nutrimento del neonato nei primi sei mesi di vita, non solo per fornire nutrimento, ma anche per svolgere un ruolo protettivo, contribuendo al corretto sviluppo e al benessere iniziale del bambino, specialmente in caso di allattamento esclusivo al seno . La produzione di colostro è un processo che può iniziare già durante la gravidanza, e per alcune donne diventa evidente solo dopo la nascita del bambino. Le sostanze presenti in questo primissimo latte materno sono essenziali per sostenere la crescita del neonato.
Quando si inizia ad avere il colostro in gravidanza?
Il colostro può iniziare a formarsi già durante la gestazione , in particolare a partire dalla metà del percorso gestazionale , anche se in quantità molto limitata. Le ghiandole mammarie iniziano a prepararsi sin dai primi mesi di gravidanza , grazie all’azione di diversi ormoni come gli estrogeni , il progesterone e la prolattina , che stimolano lo sviluppo del tessuto mammario e la produzione dei primi secreti.
Aumento della produzione
Verso l’ ultimo trimestre si osserva un aumento più evidente della produzione di colostro , in quanto il corpo si prepara attivamente per l’allattamento post-partum.

A cosa serve il colostro?
Il colostro è una sostanza altamente specializzata e ricca di componenti fondamentali per il neonato. Al suo interno si trovano elevate concentrazioni di immunoglobuline , in particolare la IgA , essenziali per proteggere il bambino da infezioni e agenti patogeni, creando una prima difesa immunitaria contro le aggressioni esterne. Oltre agli anticorpi, si trovano proteine e enzimi che favoriscono lo sviluppo del sistema immunitario e la maturazione dell’apparato digerente.
Componenti del colostro
- Immunoglobuline: Proteggono il neonato da infezioni.
- Proteine: Favoriscono lo sviluppo del sistema immunitario.
- Enzimi: Aiutano nella maturazione dell’apparato digerente.
- Lattoferrina: Regola l’assorbimento del ferro e inibisce la proliferazione di batteri nocivi.
- Carboidrati: Forniscono energia immediata al neonato.
- Lipidi: Fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso centrale.
- Vitamine e minerali: Indispensabili per sostenere le funzioni vitali e per la promozione della crescita cellulare.
Questi nutrienti, uniti alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti del colostro, contribuiscono a prevenire disturbi gastrointestinali e a favorire la formazione di una flora intestinale equilibrata , che rappresenta la base per un sistema digestivo sano. È importante notare che, a differenza del latte maturo, il colostro contiene quantità inferiori di lattosio e di caseina .

Quanto primo latte serve al neonato?
La quantità di colostro necessaria per il neonato non è elevata, poiché lo stomaco del neonato è molto piccolo e in fase di crescita durante i primi giorni di vita. Il neonato assume, durante le prime 24 o 48 ore, piccole quantità di questo primo latte. L’assunzione frequente di piccole dosi è fondamentale per garantire un’alimentazione adeguata, oltre a facilitare il passaggio dalla fase del colostro a quella del latte materno propriamente maturo. Traducendo in termini numerici le quantità, si può considerare che la donna può arrivare a secernere fino a 150 ml di colostro al giorno , una quantità comunque sufficiente al neonato.

In caso di parto prematuro, si ha colostro?
In caso di parto prematuro , la madre può comunque produrre colostro , anche se la quantità potrebbe essere inferiore rispetto a quella di una gravidanza a termine. Questo avviene perché la formazione del colostro inizia già durante il terzo trimestre e, nonostante un parto prematuro indichi un’interruzione anticipata del processo della gestazione, il tessuto mammario è già stato stimolato dagli ormoni della gravidanza.
