La maternità è spesso confusa con il lavoro domestico, ma secondo alcune mamme, il vero significato va oltre le faccende quotidiane.
Il significato della maternità secondo Michelle Gifford
Michelle Gifford sottolinea che la maternità non si limita a un insieme di compiti domestici, ma è piuttosto una relazione profonda con i propri figli. Gifford, che è la principale caregiver dei suoi bambini mentre suo marito lavora a tempo pieno, afferma che le attività che svolge in questo ruolo non definiscono ciò che significa essere madre.
Il ruolo del caregiver
Gifford spiega che ha la possibilità di decidere quali aspetti del suo ruolo di caregiver può esternalizzare . Ad esempio, ha assunto un ragazzo delle superiori per aiutarla con le pulizie domestiche. Inizialmente, ha temuto di essere giudicata per non pulire personalmente la propria casa.
Giudizi e percezioni
Alcuni genitori possono essere rapidi nel giudicare chi chiede aiuto per le faccende domestiche, pensando che se non si occupano di queste, non stiano curando adeguatamente i propri figli. Tuttavia, Gifford sostiene che il lavoro domestico è un compito e, come qualsiasi lavoro, può essere esternalizzato. Secondo lei, sarebbe una cattiva genitorialità lasciare che le faccende domestiche ostacolino la creazione di connessioni emotive genuine con i propri figli.
L’importanza della qualità del tempo
Gifford evidenzia che è possibile essere distratti dal lavoro domestico tanto quanto da qualsiasi altro lavoro. La vera essenza della maternità risiede nella qualità del tempo trascorso con i figli, dove i bambini devono sentire che vengono prima di qualsiasi altro impegno. Questo messaggio è supportato da molti commentatori che condividono esperienze simili, sottolineando che la relazione con i propri figli è ciò che conta di più.

L’importanza di delegare le faccende domestiche
Michelle Gifford sottolinea che è possibile esternalizzare le faccende domestiche per dedicare più tempo ai propri figli. Gifford, che è la principale caregiver dei suoi bambini, afferma che le attività che svolge in questo ruolo non definiscono la maternità. Secondo lei, è fondamentale decidere quali aspetti del ruolo di caregiver possono essere delegati . Ad esempio, Gifford assume un ragazzo delle superiori per aiutarla con le pulizie domestiche. Molti genitori possono sentirsi giudicati quando chiedono aiuto per le faccende domestiche, pensando che se non si occupano di queste attività, non stanno curando adeguatamente i propri figli.
Tuttavia, Gifford sostiene che il lavoro domestico è un’occupazione e, come qualsiasi lavoro, può essere esternalizzato . Lasciare che le faccende domestiche interferiscano con la creazione di connessioni emotive genuine con i propri figli sarebbe una forma di cattiva genitorialità. Gifford evidenzia che è possibile essere distratti dal completare le faccende domestiche tanto quanto lo si è in qualsiasi altro lavoro. Alcuni commentatori concordano con Gifford, condividendo esperienze simili in cui hanno dovuto affrontare giudizi per aver assunto aiuto. Un utente ha raccontato di come, da giovane madre lavoratrice, avesse ricevuto critiche anche dalla propria famiglia per aver assunto una donna delle pulizie e una tata.
Un altro ha condiviso un momento di consapevolezza quando il proprio figlio di nove anni ha detto che non si divertiva mai con lei, poiché era sempre occupata con le faccende domestiche. Tuttavia, è importante notare che la possibilità di esternalizzare il lavoro domestico è un privilegio non accessibile a tutte le madri. Alcuni utenti hanno avvertito che non tutte le donne possono permettersi di assumere qualcuno per pulire la casa o piegare il bucato. La lezione principale che possiamo trarre da Gifford, indipendentemente dalla nostra capacità di assumere un aiuto domestico, è che la qualità del tempo trascorso con i propri figli è ciò che conta davvero. I bambini meritano momenti in cui sanno di essere la priorità rispetto a qualsiasi lavoro.

Giudizi e pregiudizi sulla maternità
Molti genitori si trovano ad affrontare giudizi quando chiedono aiuto per le faccende domestiche. C’è una convinzione diffusa che, se non si occupano personalmente delle pulizie, non stiano cuidando adeguatamente dei propri figli. Michelle Gifford, in un’intervista, ha condiviso la sua esperienza, affermando che inizialmente temeva di essere giudicata per non pulire la propria casa. Ha spiegato che, per lei, la maternità è una relazione con i propri figli e non solo un insieme di compiti domestici.
Il lavoro domestico come un’occupazione
Gifford sostiene che il lavoro domestico è un’occupazione e, come tale, può essere esternalizzato . Questo approccio le permette di dedicare più tempo ai suoi figli, creando connessioni emotive genuine. Ha notato che molte persone sono pronte a giudicare i genitori che si rivolgono al proprio villaggio per ricevere supporto, ma ciò che conta davvero è la qualità del tempo trascorso con i bambini.
Il privilegio di esternalizzare
Tuttavia, è importante riconoscere che non tutte le madri hanno la possibilità di assumere aiuto per le faccende domestiche, il che solleva una questione di privilegio . Alcuni commentatori hanno sottolineato che non tutte le donne possono permettersi di pagare qualcuno per pulire o fare il bucato. La lezione che possiamo trarre da Gifford è che la qualità del tempo trascorso con i propri figli è ciò che realmente conta. I bambini meritano momenti in cui sanno di essere la priorità, indipendentemente dal lavoro che i genitori svolgono.

Il privilegio di poter esternalizzare il lavoro domestico
Non tutte le madri hanno la possibilità di esternalizzare il lavoro domestico, e questo mette in evidenza una questione di privilegio . Molti genitori possono affrontare giudizi quando chiedono aiuto per le faccende domestiche, con l’idea che, se non si occupano personalmente di queste attività, non stiano curando adeguatamente i propri figli. Tuttavia, Michelle Gifford sostiene che il lavoro domestico è un compito che può essere esternalizzato , proprio come qualsiasi altro lavoro. È importante non lasciare che le faccende domestiche interferiscano con la creazione di connessioni emotive genuine con i propri figli.
Il valore del tempo di qualità
Gifford sottolinea che la qualità del tempo trascorso con i propri figli è ciò che conta davvero. I genitori dovrebbero avere momenti in cui i loro figli sanno di essere una priorità , indipendentemente dal tipo di lavoro che svolgono. Alcuni commentatori hanno fatto notare che non tutte le donne possono permettersi di assumere qualcuno per le faccende domestiche, evidenziando così la disparità di opportunità tra le famiglie.
Il messaggio di Gifford
Il messaggio principale che possiamo trarre da Gifford, indipendentemente dalla possibilità di assumere un aiuto domestico, è che il tempo di qualità trascorso con i figli è fondamentale. Essi meritano di sapere che vengono prima di qualsiasi lavoro, qualunque forma esso possa assumere.
