Il calamaro, apprezzato in cucina e per le sue proprietà nutrizionali, è un mollusco cefalopode che offre numerosi benefici e può essere cucinato in vari modi.
Valori nutrizionali
I calamari sono una fonte eccellente di proteine e poveri di grassi saturi , rendendoli un’aggiunta salutare a molte diete . Mediamente, 100 grammi di calamaro apportano circa 68 calorie , composti principalmente da proteine (74%) e una bassa percentuale di grassi (23%) . Sono ricchi di vitamine e minerali essenziali , tra cui la vitamina B12 , selenio , e fosforo , tutti nutrienti fondamentali per un buon funzionamento del corpo umano. Inoltre, i calamari contengono acidi grassi omega-3 , benefici per la salute del cuore e delle arterie, e per prevenire condizioni come l’ arteriosclerosi .

Benefici del calamaro
Il consumo di calamaro offre numerosi benefici per la salute. Essendo ricco di proteine , può contribuire alla crescita muscolare e alla riparazione dei tessuti . La presenza di omega-3 favorisce la salute cardiovascolare , riducendo il rischio di arteriosclerosi e altre malattie correlate. Inoltre, le vitamine del gruppo B presenti nel calamaro supportano il metabolismo energetico e migliorano la funzione cerebrale . L’alto contenuto di selenio , un potente antiossidante, aiuta a proteggere le cellule dai danni ossidativi, potenziando le difese immunitarie .
Considerazioni sulla salute
Nonostante gli evidenti benefici, è importante considerare che i calamari contengono anche elevate quantità di colesterolo . Pertanto, chi ha problemi cardiaci o colesterolo alto dovrebbe consumarli con moderazione . Sebbene non siano noti effetti collaterali specifici legati al consumo di calamaro, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista della salute per accertare la compatibilità con la propria dieta, soprattutto in presenza di particolari condizioni mediche o allergie .
Conservazione e sicurezza alimentare
I calamari sono molluschi delicati e devono essere conservati correttamente per preservare la loro freschezza e sicurezza alimentare . È consigliabile acquistare calamari freschi da fonti affidabili, verificandone l’aspetto (che deve essere lucido e umido ) e l’odore (che dovrebbe essere marino , non ammoniacale ). Una volta acquistati, i calamari devono essere conservati in frigorifero e consumati entro uno o due giorni . Se congelati , possono durare fino a sei mesi , ma è fondamentale scongelarli lentamente nel frigorifero per preservarne la qualità. Non è consigliabile ricongelare i calamari una volta scongelati, poiché questo potrebbe compromettere la texture e il sapore .
Come preparare i calamari in cucina
I calamari sono un ingrediente versatile e possono essere preparati in molti modi diversi, adattandosi a svariate ricette. Prima della cottura, è necessario pulirli accuratamente rimuovendo le interiora e la pelle sottile. La fase di pulizia può essere affidata al pescivendolo per risparmiare tempo e fatica.
Tecniche di Cottura
- Grigliati: la cottura alla griglia esalta il sapore naturale dei calamari. È sufficiente condirli con olio d’oliva, sale, pepe e un tocco di limone prima di metterli su una piastra calda per pochi minuti su entrambi i lati.
- Fritti: i calamari fritti sono una leccornia apprezzata da molti. Per ottenere risultati ottimali, è necessario assicurarsi che l’olio sia abbastanza caldo (circa 180°C) per evitare che assorbano troppo unto. L’impanatura può essere semplice (solo farina) o più ricca (con uova e pangrattato) a seconda delle preferenze.
- In umido: cuocere i calamari in umido è un’alternativa gustosa e salutare. Possono essere stufati con pomodoro, cipolla, aglio e peperoncino per un piatto mediterraneo ricco di sapori.
- Ripieni: i calamari ripieni offrono un pasto sostanzioso e appetitoso. Si prestano ad essere farciti con pangrattato, aglio, prezzemolo, caperi e olive, poi rosolati in padella o cotti al forno.
Tecniche di Cottura
I calamari possono essere preparati in molti modi diversi, adattandosi a svariate ricette. Prima della cottura, è necessario pulirli accuratamente rimuovendo le interiora e la pelle sottile. La fase di pulizia può essere affidata al pescivendolo per risparmiare tempo e fatica. – Tecniche di Cottura
- Grigliati: la cottura alla griglia esalta il sapore naturale dei calamari. È sufficiente condirli con olio d’oliva, sale, pepe e un tocco di limone prima di metterli su una piastra calda per pochi minuti su entrambi i lati.
- Fritti: i calamari fritti sono una leccornia apprezzata da molti. Per ottenere risultati ottimali, è necessario assicurarsi che l’olio sia abbastanza caldo (circa 180°C) per evitare che assorbano troppo unto. L’impanatura può essere semplice (solo farina) o più ricca (con uova e pangrattato) a seconda delle preferenze.
- In umido: cuocere i calamari in umido è un’alternativa gustosa e salutare. Possono essere stufati con pomodoro, cipolla, aglio e peperoncino per un piatto mediterraneo ricco di sapori.
- Ripieni: i calamari ripieni offrono un pasto sostanzioso e appetitoso. Si prestano ad essere farciti con pangrattato, aglio, prezzemolo, caperi e olive, poi rosolati in padella o cotti al forno.
Potenziali controindicazioni
Nonostante i benefici, il consumo di calamari non è esente da controindicazioni, soprattutto per chi soffre di specifiche condizioni.
- Colesterolo: i calamari contengono una quantità elevata di colesterolo. Persone con problemi cardiovascolari o predisposizione genetica dovrebbero consumarli con moderazione.
- Allergie: gli individui allergici ai frutti di mare devono evitare i calamari e ogni loro derivato per scongiurare reazioni avverse.
I calamari rappresentano, in ogni caso, un alimento versatile e salutare, adatto a molteplici preparazioni in cucina. Consumati nelle giuste quantità e seguendo opportune modalità di conservazione, possono arricchire la dieta con gusto e benefici nutrizionali.