I drammi dell’amicizia tra adolescenti possono essere complicati e stressanti per i genitori. Scopri come affrontarli con il giusto supporto.
Il dramma dell’amicizia tra adolescenti
I drammi dell’amicizia tra adolescenti possono essere estremamente complessi e stressanti, sia per i genitori che per i loro figli. È difficile assistere alle difficoltà che i propri ragazzi affrontano nelle relazioni con gli amici, e spesso ci si sente impotenti nel poterli aiutare. La psicologa Lisa Damour offre un consiglio utile per evitare che i ragazzi si trovino coinvolti in situazioni problematiche: è meglio evitare grandi gruppi di amici .
Il consiglio della psicologa
Damour spiega che non è possibile creare un gruppo di persone che si piacciono reciprocamente quando il numero supera le due o tre persone. Questo è particolarmente vero durante l’adolescenza, dove le dinamiche sociali possono diventare complicate. Secondo la psicologa, i bambini più felici tendono ad avere uno o due buoni amici piuttosto che un ampio gruppo di conoscenti. Se un ragazzo è già inserito in un gruppo di amici più ristretto, è importante rassicurarlo che sta seguendo la strada giusta. Tuttavia, per coloro che si trovano in un grande gruppo di amici, è utile sapere che non è colpa loro se ci sono conflitti: è semplicemente il risultato di troppi ragazzi che cercano di interagire tra loro.
Suggerimenti per i genitori
Damour suggerisce ai genitori di chiedere ai propri figli se ci sono uno o due amici all’interno del gruppo più ampio con cui si sentono più legati, incoraggiandoli a rafforzare quei legami. Questo approccio può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare la qualità delle relazioni.
Reazioni e opinioni
Il consiglio di Damour ha suscitato reazioni miste. Molti genitori sostengono l’idea di avere gruppi di amici più piccoli, enfatizzando l’importanza della qualità rispetto alla quantità. Altri, tuttavia, difendono i gruppi più ampi, sottolineando che le esperienze e le competenze apprese in diverse dinamiche sociali possono essere preziose. La questione rimane controversa e le opinioni variano in base alle esperienze personali di ciascuno.
Il consiglio della psicologa Lisa Damour
La psicologa Lisa Damour offre un consiglio prezioso per i genitori riguardo ai drammi dell’amicizia tra adolescenti. Durante un episodio del Re:Thinking podcast , Damour suggerisce di evitare grandi gruppi di amici per ridurre lo stress e le complicazioni relazionali. Secondo lei, è difficile mantenere un equilibrio di affetto e amicizia quando ci sono più di due o tre persone coinvolte. Questo è particolarmente vero per i ragazzi di settima classe, dove le dinamiche sociali possono diventare complesse e problematiche.
Il valore di pochi amici
Damour sottolinea che i bambini più felici tendono ad avere uno o due buoni amici piuttosto che appartenere a gruppi numerosi. Se un genitore nota che il proprio figlio è parte di un gruppo di amici ampio e pieno di drammi, può rassicurarlo dicendo: “Non è colpa tua. Ci sono troppi ragazzi che cercano di stare insieme”.
Creare legami più forti
Incoraggia i genitori a chiedere ai propri figli se ci sono uno o due amici all’interno di quel gruppo più grande con cui si sentono più vicini, suggerendo di rafforzare quei legami. Questo approccio può aiutare a ridurre il conflitto e a migliorare il benessere emotivo del ragazzo. La posizione di Damour ha suscitato opinioni contrastanti, con alcuni che sostengono l’importanza di gruppi più piccoli per una migliore qualità delle relazioni.
L’importanza di avere pochi amici
I bambini più felici tendono ad avere uno o due buoni amici piuttosto che grandi gruppi. La psicologa Lisa Damour spiega che, quando si tratta di amicizie, è difficile mantenere un equilibrio in gruppi numerosi. Infatti, afferma che non è possibile riunire un insieme di persone che si piacciono in modo equo una volta che si superano le due o tre persone . Questo è particolarmente vero durante l’adolescenza, dove le dinamiche sociali possono diventare complicate. Se un bambino è inserito in un gruppo di amici più ristretto, è importante rassicurarlo che sta seguendo la strada giusta.
Al contrario, per i bambini che si trovano in gruppi più ampi e pieni di dramma, Damour suggerisce di far loro sapere che non è colpa loro, ma piuttosto il risultato di troppi bambini che cercano di interagire tra loro. Inoltre, Damour consiglia di chiedere ai bambini se ci sono uno o due amici all’interno del gruppo più grande con cui si sentono più legati, incoraggiandoli a creare legami più forti con queste persone. Questo approccio può aiutare a ridurre lo stress e migliorare la qualità delle relazioni, enfatizzando l’importanza della qualità rispetto alla quantità nelle amicizie.
Reazioni e opinioni sui gruppi di amici
Le opinioni sui gruppi di amici variano notevolmente. Alcuni genitori e psicologi, come la psicologa Lisa Damour, sostengono che avere un numero ridotto di amici possa essere più vantaggioso per i bambini. Secondo Damour, i bambini meno stressati e più felici tendono ad avere uno o due buoni amici piuttosto che grandi gruppi. Questo approccio è supportato da diverse esperienze condivise da genitori e commentatori.
Opinioni sui gruppi piccoli
- Molti genitori appoggiano l’idea di gruppi di amici compatti. Una madre ha commentato: “Amo questo!!!! Ero e sono ancora così. Ero preoccupata per mia figlia che ha 3 amici, ma sta bene. Qualità sopra quantità…”.
- Alcuni utenti hanno avvertito che i gruppi di amici durante la scuola media e le superiori possono portare a delusioni e solitudine in college e oltre, poiché le aspettative spesso non possono essere soddisfatte a causa delle dinamiche di vita diverse.
Opinioni sui gruppi grandi
- D’altra parte, ci sono anche sostenitori dei grandi gruppi di amici. Un utente ha affermato: “Si apprendono diverse abilità e si acquisiscono esperienze diverse da entrambi i tipi di relazioni. La chiave è insegnare a tuo figlio (o a te stesso) che le relazioni all’interno di un gruppo di amici più grande possono variare e va bene così”.
- Un altro commentatore ha sottolineato che è limitante pensare che avere 1-2 amici sia l’ideale, suggerendo che questo tipo di messaggio potrebbe non essere di supporto per adulti o genitori con figli che beneficerebbero di gruppi più ampi e contesti comunitari.
La posizione di Damour è sicuramente controversa e le opinioni in merito sono influenzate dalle esperienze personali di amicizia di ciascuno.