Ogni weekend, molte mamme si trovano a dover affrontare la sfida di gestire le piccole pile di oggetti che si accumulano in casa. Scopriamo perché è così difficile.
Il rituale del fine settimana: raccogliere le pile di oggetti
Ogni weekend, molte mamme si trovano a dover affrontare il rito di raccogliere le piccole pile di oggetti che si accumulano in casa. Questo processo coinvolge ogni area comune della casa, come il soggiorno, l’ufficio, la cucina, la sala da pranzo, i bagni e il portico. Durante questa operazione, si raccolgono vari articoli, come i dardi del Nerf di un figlio, i numerosi progetti creativi di una figlia, un libro della biblioteca da restituire e un attrezzo casuale del marito. Ogni oggetto viene poi sistemato sul tavolo della sala da pranzo, assegnato al posto del rispettivo proprietario. Entro l’ora di cena, tutti dovrebbero mettere via la propria pila, ma nella pratica, spesso la pila viene semplicemente spostata dal tavolo al piano della cucina, dove rimane per un altro giorno prima di trasformarsi in nuove pile.
La difficoltà di gestire queste piccole montagne di oggetti è legata all’energia mentale richiesta e alle decisioni che ogni articolo comporta. Ogni oggetto richiede una riflessione su dove dovrebbe essere collocato. Ad esempio, una lampadina non è solo una lampadina; è una lampadina ricaricabile, e ci si deve chiedere dove si trova il caricatore. Altri oggetti, come un clip per ciuccio, pongono domande simili: va buttato? Va donato?
E se sì, dove? Anche un regalo come un Shrinky Dink può generare sensi di colpa se si decide di buttarlo via. Essere il ” Pile Manager ” della famiglia significa spesso essere l’unico a notare e gestire queste pile, mentre gli altri membri della famiglia non se ne accorgono e non sanno come affrontarle. Questo può portare a frustrazioni, specialmente quando si cerca di condividere il peso di questa responsabilità con il partner, che potrebbe non comprendere l’importanza di affrontare queste piccole montagne di oggetti.

Le piccole montagne di oggetti: perché sono così difficili da gestire?
Ogni weekend, molte mamme si trovano a dover affrontare il compito di gestire le piccole pile di oggetti che si accumulano in casa. Queste mini pile richiedono una notevole energia mentale e comportano numerose decisioni su cosa fare con ciascun articolo. Ad esempio, una pila può includere un bulbo di ricambio, un clip per ciuccio , un pappagallo di Shrinky Dink e un oggetto non identificato, che potrebbe essere un pezzo di un treppiede. Per chi non è abituato a gestire queste situazioni, potrebbe sembrare semplice: basta mettere le cose al loro posto. Ma la vera domanda è: dove appartengono?
- Il bulbo non è solo un bulbo; è un bulbo ricaricabile e la mamma deve decidere dove mettere anche il caricatore, di cui non conosce la posizione.
- Cosa fare con un clip per ciuccio quando il bambino non usa più i ciucci? Si butta? Si dona? Ma dove si può donare un oggetto del genere?
- Il pappagallo di Shrinky Dink è un regalo dell’amica della figlia. Come si affronta il senso di colpa nel buttarlo via?
- E infine, dove si mette quel pezzo che potrebbe essere parte di un treppiede?
La mamma si chiede se debba semplicemente buttare via l’intera pila, ma si rende conto che ci sono oggetti utili, come un marcatore o un bulbo perfettamente funzionante, che non possono essere scartati. Sfortunatamente, se sei il Pile Manager della tua casa, è probabile che tu sia l’unico a notare e gestire queste pile. Gli altri membri della famiglia spesso non se ne accorgono e non sanno come affrontarle, il che può portare a frustrazione. Una mamma ha condiviso la sua esperienza, lamentandosi di come, mentre cercava di discutere delle pile con il suo partner, si sentisse sopraffatta dal fatto che nessun altro in famiglia si occupasse di queste piccole montagne di oggetti. La sua frustrazione cresce quando vede che gli altri membri della famiglia non si preoccupano di queste pile, mentre lei è costretta a gestirle da sola.

La frustrazione del Pile Manager in famiglia
Ogni weekend, il Pile Manager della famiglia si trova a dover affrontare un compito frustrante: gestire le piccole pile di oggetti che si accumulano in casa. Spesso, è l’unico a notare queste montagne di oggetti e a sentirne il peso. Gli altri membri della famiglia sembrano non accorgersene e, quando si lamenta, può sembrare che stia esagerando. La gestione di queste pile richiede un notevole sforzo mentale, poiché ogni oggetto comporta una serie di decisioni da prendere. Ad esempio, un semplice oggetto come una lampadina non è solo una lampadina: è una lampadina ricaricabile, e il Pile Manager deve anche considerare dove si trova il caricatore.
Le domande che sorgono sono molteplici:
- Cosa fare con un clip per ciuccio quando il bambino non usa più i ciucci?
- È meglio buttarlo o donarlo?
- E se si decide di buttarlo, come si affronta il senso di colpa legato a un regalo ricevuto?
- E quell’oggetto misterioso che potrebbe essere un pezzo di un treppiede, dove va?
La frustrazione aumenta quando il Pile Manager cerca di condividere le sue preoccupazioni con il partner, come nel caso di una madre che, mentre il marito mangiava una ciotola di granola, si sentiva sopraffatta dalla consapevolezza che nessun altro in famiglia si occupava di queste pile. La sensazione di essere l’unico a gestire il problema è opprimente e, purtroppo, non esiste una soluzione semplice. Se qualcuno ha un’idea, sarebbe utile condividerla.
