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Benessere e SaluteMagaldrato: come funziona e quali effetti ha sulla salute gastrica

Magaldrato: come funziona e quali effetti ha sulla salute gastrica

Il magaldrato è un antiacido usato per ridurre l’acidità gastrica, utile nel trattamento di ulcere, reflusso ed esofagiti.

Meccanismo d’azione

Il magaldrato funziona attraverso un meccanismo abbastanza semplice ma efficace: si tratta di un composto idrato di magnesio e alluminio che entra in azione nel momento in cui raggiunge l’ambiente acido dello stomaco. Quando viene ingerito, il magaldrato reagisce con l’ acido cloridrico presente nello stomaco, convertendosi in sali insolubili di alluminio e magnesio, che vengono poi eliminati attraverso le feci. Quest’azione comporta un immediato innalzamento del pH gastrico a valori tra 3 e 5, che sono ideali per garantire un sollievo dai bruciori di stomaco e dal dolore associato all’acidità. Inoltre, il magaldrato è capace di inattivare la pepsina , un enzima digestivo che può danneggiare le mucose se presente in elevate quantità.

Meccanismo d’azione Magaldrato
Meccanismo d’azione Magaldrato

Effetti collaterali e sicurezza

Nonostante il magaldrato sia generalmente ben tollerato, l’ uso prolungato o ad alte dosi può portare a effetti collaterali gastrointestinali . Tra questi, la diarrea è uno degli effetti indesiderati più comuni, causata principalmente dal rilascio di ioni magnesio che possono avere un effetto lassativo . In alcuni casi, si possono verificare anche episodi di stitichezza , sebbene meno frequenti. Nei pazienti affetti da insufficienza renale , c’è il rischio di accumulo di alluminio nel corpo, il che può provocare complicanze gravi come l’ encefalopatia indotta da alluminio. Pertanto, questi pazienti devono essere monitorati regolarmente per prevenire eventuali tossicità.

Source: James Collington - pexels - Black and white photo of a guitar pedal board with connected cables on a wooden floor.
Source: James Collington – pexels – Black and white photo of a guitar pedal board with connected cables on a wooden floor.

Controindicazioni

L’assunzione di magaldrato è controindicata nei:

  1. soggetti con ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione.
  2. pazienti con porfiria.
  3. pazienti con ipofosfatemia.
  4. pazienti con gravi insufficienze renali, dato il rischio di accumulo di alluminio.
  5. bambini e adolescenti di età inferiore ai 12 anni, poiché la sicurezza e l’efficacia di questo farmaco non sono state completamente verificate.

Interazioni farmacologiche

Il magaldrato può interferire con l’ assorbimento e l’ efficacia di diversi farmaci, rendendo fondamentale considerare le interazioni quando si pianifica il trattamento. Le tetracicline e i derivati chinolonici , per esempio, subiscono una riduzione significativa dell’assorbimento se assunti insieme al magaldrato. Anche farmaci come la digossina , la clorpromazina , l’ indometacina e vari anticoagulanti cumarinici possono vedere alterata la loro farmacocinetica quando somministrati in concomitanza con il magaldrato. Per minimizzare il rischio di interazioni, è consigliabile separare l’assunzione del magaldrato da altri farmaci di almeno due ore . Questo accorgimento garantisce che i livelli plasmatici degli altri farmaci non vengano influenzati negativamente, mantenendo la loro efficacia terapeutica .

Source: Lii Chun - pexels - Cozy scene of people gathered in a street bar with warm lighting and soft rain.
Source: Lii Chun – pexels – Cozy scene of people gathered in a street bar with warm lighting and soft rain.

Dosaggi e modalità d’uso

Il dosaggio di magaldrato varia in base alla presentazione farmaceutica utilizzata e alla condizione clinica del paziente. È fondamentale consultare il proprio medico prima di acquistare e assumere questo farmaco, seguendo attentamente la prescrizione medica . Lo specialista valuterà la causa del disturbo lamentato e verificherà l’assenza di controindicazioni all’assunzione del medicinale. Per gli adulti , generalmente si consiglia l’assunzione di 800 mg di magaldrato , uno o più volte al giorno, a seconda delle esigenze specifiche del paziente, di solito un’ora dopo i pasti principali e prima di coricarsi. Gli effetti del trattamento possono variare, ma per ottenere il massimo beneficio, il trattamento deve essere continuo per almeno 4 settimane , anche se i sintomi dovessero migliorare nelle fasi iniziali della terapia. In alcuni casi, il medico può decidere di regolare la dose in base alla risposta individuale del paziente al trattamento.

Nei pazienti con esigenze specifiche, o che sospettano la continua presenza di sintomi nonostante il trattamento, è essenziale consultare un medico per determinare se un approccio diverso o ulteriori indagini potrebbero essere necessarie. Una sospensione orale è anche disponibile, e 10 ml di sospensione equivalgono a una compressa da 800 mg . Entrambe le forme sono progettate per agire direttamente nel tratto gastrointestinale , dove svolgono la loro azione neutralizzante senza essere sistemicamente assorbite.

Source: SHVETS production - pexels - A glass of water and variety of pills on a pink background, symbolizing medication.
Source: SHVETS production – pexels – A glass of water and variety of pills on a pink background, symbolizing medication.

Alternative terapeutiche

In aggiunta a magaldrato , esistono diverse alternative terapeutiche per il trattamento della iperacidità gastrica , che comprendono altri antiacidi , inibitori della pompa protonica e bloccanti dei recettori H2 . Ogni tipo di trattamento presenta vantaggi e limitazioni specifiche, e la scelta del farmaco più appropriato dipende dalla diagnosi clinica e dalle esigenze individuali del paziente.

Inibitori della pompa protonica

Gli inibitori della pompa protonica (IPP) , come l’ omeprazolo e il pantoprazolo , agiscono bloccando la produzione di acido nello stomaco , offrendo un sollievo più duraturo nei casi di GERD e ulcera peptica .

Bloccanti dei recettori H2

I bloccanti dei recettori H2 , come la ranitidina , riducono la produzione di acido bloccando i recettori che stimolano la secrezione acida. Queste opzioni si rivelano spesso utili nei pazienti che possono trarre beneficio da una soppressione a lungo termine della secrezione acida.

Source: Los Muertos Crew - pexels - Sunlit still life of lavender and healing crystals creating a serene ambiance.
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