Il melograno è un frutto ricco di vitamina C e A, noto per i suoi numerosi benefici per la salute. Scopriamo insieme le sue proprietà e come può influenzare positivamente il nostro benessere.
Melograno: valori nutrizionali
Il melograno e i suoi arilli (la polpa rossa che circonda i semi bianchi) hanno un apporto calorico basso, dal momento che 100 grammi di prodotto contengono dalle 52 alle 60 calorie . È, inoltre, un alimento ricco d’acqua, che costituisce l’ 80% del suo peso, mentre il restante 20% è ripartito tra:
- Zuccheri (13%).
- Fibre (3 – 4%).
- Proteine (1%).
- Lipidi (0,5 – 1%).
I glucidi contenuti nel melograno sono semplici e solubili, costituiti prevalentemente da fruttosio . Il frutto, inoltre, è privo di :
- Colesterolo.
- Lattosio.
- Glutine.
- Istamina.
Al contrario, è fonte di diversi minerali, tra cui:
- Potassio.
- Fosforo.
- Sodio.
- Magnesio.
- Ferro.
Sono presenti in tracce zinco , manganese e rame . Il melograno è una fonte importante di fibre solubili e insolubili , particolarmente utile per una buona digestione e per preservare la salute del microbiota intestinale , ma anche per ridurre il colesterolo . Grazie all’ azione antiossidante delle vitamine e dei polifenoli (acido ellagico, punicalagina) contenute in esso, il frutto può essere utile per il rafforzamento delle difese immunitarie, della circolazione e nella protezione dai tumori e dalle patologie neurodegenerative. Un suo consumo regolare è stato correlato a un effetto di contrasto nei confronti dell’ iperplasia prostatica benigna. Inoltre, gli ellagitannini presenti nel succo possono ridurre il rischio cardiovascolare , e sono in grado di contrastare l’invecchiamento cutaneo, grazie al ruolo dell’acido ellagico nell’impedire la degradazione del collagene .
Quando il frutto è maturo, sono presenti elevate quantità di fitoestrogeni , che possono alleviare gli effetti della menopausa , come sbalzi d’umore, caldane e calo della libido.
Melograno, benefici e proprietà: a cosa è utile?
Il melograno è un frutto dalle forti proprietà antiossidanti , grazie alla presenza di vitamina A e vitamina C , che aiutano a contrastare i danni cellulari causati dai radicali liberi . La vitamina C è fondamentale per il rafforzamento del sistema immunitario e per la sintesi del collagene , mentre la vitamina A è essenziale per la funzione visiva e il differenziamento cellulare . Inoltre, il melograno, nella sua interezza – corteccia , fiori e frutto – possiede diverse proprietà benefiche:
- Antidiarroiche: l’acido ellagico presente è utile per contrastare la diarrea.
- Vermifughe e antielmintiche: la corteccia contiene una molecola alcaloidica che ha un effetto paralizzante sui vermi, in particolare sulla tenia.
- Gastro-protettive: l’estratto di melograno sembra proteggere dai danni provocati dall’etanolo.
- Diuretiche, seppure in modo blando.
Inoltre, il melograno è consigliato nelle diete di sportivi e atleti , poiché è una buona fonte di acqua e potassio , un minerale che aiuta a modulare la pressione sanguigna .

Come è meglio mangiare il melograno?
Il melograno può essere consumato senza particolari accorgimenti, mangiando gli arilli contenuti sotto la scorza. Tuttavia, poiché la polpa intorno ai semi è scarsa, il consumo in forma di succo e spremuta è più diffuso e pratico. Il frutto si presta alle più diverse preparazioni: è ottimo per arricchire insalate e primi piatti, come il risotto . Può essere impiegato come condimento su carni, pesce e formaggi, per esempio il salmone . Possono essere utilizzate anche scorza e fiori per preparare decotti, infusi e liquori.

Chi non deve mangiare il melograno?
Il melograno è generalmente adatto a ogni tipo di regime alimentare, ma ci sono alcune eccezioni da considerare. È consigliato limitare il consumo di melograno, in particolare in forma di succo o spremuta, per le persone che soffrono di obesità . Nonostante il suo ridotto apporto calorico, il melograno fornisce principalmente fruttosio , il che potrebbe renderlo controindicato per chi ha diabete mellito di tipo 2 e ipertrigliceridemia . Inoltre, l’eccesso di fruttosio può ostacolare lo smaltimento dell’ acido urico , pertanto è importante assumerlo in proporzioni ragionevoli in caso di iperuricemia , una condizione caratterizzata da un’elevata concentrazione sierica di acido urico.

Cosa succede se mangi i semi del melograno?
Seppure l’ingestione dei semi bianchi circondati dalla polpa non comporti particolari problemi, è bene non mangiarne molti. I semi, infatti, sono una fonte estremamente ricca di fibre e, se assunti in eccesso, possono essere responsabili di disturbi digestivi .

Quando non mangiare il melograno: controindicazioni
Il melograno può interferire con l’azione di alcuni farmaci come:
- Carbamazepina, un principio attivo dotato di attività anticonvulsivante, utilizzato principalmente nel trattamento dell’epilessia e di alcuni disturbi psichiatrici come le manie.
- Farmaci metabolizzati dal citocromo.
- ACE inibitori.
- Ipertensivi.
- Rosuvastatina.
- Tolbutamide.
- Warfarin.
Può inoltre scatenare reazioni allergiche nei soggetti sensibili e sono note intossicazioni da prodotti derivati in caso di consumo eccessivo, specialmente di prodotti derivati dalla corteccia della pianta.
