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Naprossene: scopri a cosa serve e i suoi usi comuni per il dolore

Il naprossene è un FANS usato per infiammazione e dolore. Scopri indicazioni, modalità d’uso, effetti collaterali, interazioni e precauzioni per un utilizzo sicuro e consapevole.

A cosa serve il naprossene?

Il naprossene è indicato per diverse condizioni cliniche grazie alle sue proprietà terapeutiche. È usato principalmente per:

  1. Affezioni muscoloscheletriche: tratta condizioni come artrite reumatoide, osteoartrite e spondilite anchilosante. Questi disturbi causano dolore e rigidità che il naprossene aiuta a ridurre.
  2. Gotta: particolarmente utile nel trattamento della gotta acuta, grazie alla sua capacità di diminuire il dolore e l’infiammazione.
  3. Dolori mestruali: il farmaco è spesso prescritto per alleviare i dolori collegati alla dismenorrea primaria, rendendolo una scelta preferita per molte donne.
  4. Stati febbrili: grazie alle sue proprietà antipiretiche, il naprossene può essere usato per abbassare la febbre in caso di bisogno.
  5. Dolore post-operatorio: è efficace nel controllo del dolore che può insorgere dopo un intervento chirurgico, aiutando i pazienti a gestire il decorso post-operatorio in modo più confortevole.
A cosa serve il naprossene? naprossene
A cosa serve il naprossene? naprossene

Nome commerciale

Il naprossene è disponibile sul mercato con diversi nomi commerciali , che possono variare in base alla formulazione e al produttore. Tra i più noti, troviamo:

  1. Momendol®.
  2. Synflex®.
  3. Xenar®.

Questi farmaci possono contenere il naprossene come unico principio attivo o come parte di una combinazione con altri medicinali , ad esempio con il sumatriptan per trattare l’ emicrania o con l’ esomeprazolo per ridurre il rischio di ulcere gastriche .

Source: Jan  Van Bizar - pexels - Grayscale image of four modern washing machines in a self-service laundry.
Source: Jan Van Bizar – pexels – Grayscale image of four modern washing machines in a self-service laundry.

Formulazioni e somministrazione

Il naprossene è disponibile in diverse formulazioni e il metodo di somministrazione varia a seconda della condizione da trattare e delle preferenze del paziente:

Forme orali

Le compresse e le capsule di naprossene sono le forme più comuni. Queste includono:

  1. Compresse a rilascio immediato: forniscono un sollievo rapido dai sintomi.
  2. Compresse a rilascio prolungato: progettate per mantenere un controllo del dolore più duraturo nel tempo.

Forme rettali

Le supposte di naprossene offrono un’alternativa per chi ha difficoltà a deglutire i farmaci o richiede un assorbimento sistemico più rapido senza passare per il metabolismo epatico.

Forme cutanee

Il naprossene sotto forma di gel o crema è particolarmente utile per trattare localmente il dolore e l’ infiammazione , riducendo gli effetti collaterali sistemici.

Source: MART  PRODUCTION - pexels - A person blends essential oils in glass bottles for aromatherapy indoors.
Source: MART PRODUCTION – pexels – A person blends essential oils in glass bottles for aromatherapy indoors.

Naprossene sodico e il suo assorbimento

Il naprossene sodico è una versione del farmaco che offre un assorbimento più rapido , utile per il trattamento del dolore acuto . A pari dosaggio, il naprossene sodico raggiunge livelli plasmatici di picco più velocemente rispetto al naprossene non combinato, rendendolo una scelta preferita in situazioni che richiedono un pronto sollievo.

Source: Castorly Stock - pexels - Detailed image of rock salt pouring out from a glass jar with a selective focus effect.
Source: Castorly Stock – pexels – Detailed image of rock salt pouring out from a glass jar with a selective focus effect.

Meccanismo d’azione

Il naprossene agisce bloccando gli enzimi cicloossigenasi ( COX-1 e COX-2 ), i quali sono responsabili della produzione di prostaglandine . Le prostaglandine sono composti che promuovono l’ infiammazione , il dolore e la febbre . L’inibizione di questi enzimi riduce l’infiammazione, attenua il dolore e abbassa la febbre.

Source: Pavel Danilyuk - pexels - A modern robot toy balancing dynamically on one leg, set against a blue gradient background.
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Effetti collaterali

L’uso di naprossene , come tutti i FANS , può provocare effetti collaterali . È fondamentale consultare il proprio medico prima di acquistare e assumere questo tipo di farmaco, poiché lo specialista può valutare la causa del malessere avvertito e verificare se si tratti del farmaco migliore da assumere e l’assenza di controindicazioni. Tra gli effetti collaterali più comuni si riscontrano:

  1. Disturbi gastrointestinali: come nausea, vomito, diarrea, costipazione e ulcere. Il rischio di sanguinamento gastrointestinale è aumentato, soprattutto con l’uso prolungato e in combinazione con altri farmaci come corticosteroidi o anticoagulanti.
  2. Effetti cardiovascolari: in alcuni pazienti, può verificarsi un aumento della pressione sanguigna o un rischio aumentato di ictus e infarto cardiaco, specialmente se il farmaco è usato a dosi elevate e per periodi prolungati.
  3. Reazioni allergiche: in individui sensibili, possono manifestarsi reazioni allergiche, anche gravi.
Source: cottonbro studio - pexels - Stylish portrait of a woman in backlit studio setup, showcasing striking lighting effects.
Source: cottonbro studio – pexels – Stylish portrait of a woman in backlit studio setup, showcasing striking lighting effects.

Interazioni

Il naprossene può interagire con vari farmaci , aumentando il rischio di effetti collaterali o alterando l’efficacia terapeutica. Alcune interazioni note includono:

  1. Anticoagulanti e altri FANS: aumentano il rischio di sanguinamento.
  2. Antipertensivi: il naprossene può ridurre l’efficacia di farmaci utilizzati per controllare la pressione arteriosa.
  3. Litio e metotrexato: può aumentare i livelli plasmatici di questi farmaci, incrementando il rischio di tossicità.

È importante informare sempre il medico su tutti i farmaci in uso prima di iniziare una terapia con naprossene.

Source: Necip Duman - pexels - A Muslim woman in hijab stands at an outdoor vintage payphone during the day.
Source: Necip Duman – pexels – A Muslim woman in hijab stands at an outdoor vintage payphone during the day.

Controindicazioni

L’uso di naprossene è controindicato in determinati contesti clinici:

  1. Allergia al naprossene o ad altri FANS: il farmaco non dovrebbe essere usato da persone con ipersensibilità a questi agenti.
  2. Gravidanza e allattamento: il naprossene è generalmente sconsigliato durante il terzo trimestre di gravidanza e nelle donne che allattano.
  3. Disturbi gastrointestinali gravi: pazienti con storia di ulcera peptica o emorragia gastrointestinale dovrebbero evitare l’uso di naprossene.

Precauzioni

Prima di iniziare il trattamento con naprossene , è fondamentale discutere con il medico di eventuali patologie esistenti , come:

  1. asma.
  2. insufficienza cardiaca.
  3. insufficienza renale.

Inoltre, è importante informare il medico riguardo a eventuali terapie concomitanti e attenersi sempre a quanto riportato sulla prescrizione medica .

Source: MART  PRODUCTION - pexels - Pregnant woman attending a healthcare consultation, showcasing doctor-patient interaction.
Source: MART PRODUCTION – pexels – Pregnant woman attending a healthcare consultation, showcasing doctor-patient interaction.

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