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Diversità e InclusionePerché le ragazze si scusano troppo e come evitarlo

Perché le ragazze si scusano troppo e come evitarlo

Le ragazze tendono a scusarsi più spesso dei ragazzi, e questo comportamento può iniziare fin dall’infanzia. È importante insegnare loro a usare le scuse in modo appropriato.

Il problema delle scuse e le sue origini

Le ragazze si scusano più frequentemente dei ragazzi, un’abitudine che può iniziare già in tenera età. Questo comportamento è stato osservato in vari contesti, come ad esempio in ambienti di lavoro dove le donne tendono a usare il termine “scusa” in modo eccessivo. È importante riconoscere che, sebbene chiedere scusa sia fondamentale quando si causa un danno a qualcun altro, è altrettanto cruciale evitare di crescere una generazione di ragazze che si scusano per tutto, anche quando non hanno fatto nulla di sbagliato. Se non hai commesso errori, non hai nulla di cui scusarti! In questo contesto, è utile insegnare alle ragazze a riconoscere gli errori senza sentirsi in colpa. Ad esempio, in situazioni in cui si scusano per aver chiesto di più o per piccoli errori, come pronunciare male una lettera o disegnare un cuore “troppo appuntito”, possono semplicemente dire “whoops!” .

Questo approccio aiuta a semplificare la gestione degli errori, rendendo chiaro che gli sbagli sono normali e non richiedono sempre una scusa. Molti genitori e donne condividono la loro esperienza di scusarsi troppo e trovano conforto nel messaggio di usare alternative alle scuse. È importante incoraggiare le ragazze a considerare se espressioni come “whoops” , “scusami” o “grazie” possano funzionare meglio, riservando il termine “scusa” per le vere scuse.

Insegnare alternative alle scuse

Invece di scusarsi, le ragazze possono usare espressioni come ‘whoops!’ per riconoscere gli errori senza sentirsi in colpa. Questo approccio è stato condiviso da Beck Goodman, una specialista in alfabetizzazione precoce basata sul gioco, che ha proposto una soluzione semplice per ridurre le scuse non necessarie nel vocabolario delle ragazze. Quando le ragazze si scusano per aver difeso se stesse, come nel caso di chiedere più blocchi per giocare, o per errori come pronunciare male una lettera o disegnare un cuore “troppo appuntito”, Goodman suggerisce di dire: “whoops!” . Questo è un modo semplice e diretto per affrontare gli errori, poiché gli errori sono, appunto, semplici! I genitori nei commenti hanno concordato che un semplice ‘whoops’ è spesso sufficiente e hanno condiviso altre opzioni, come:

  1. “Excuse me”
  2. “Thank you”
  3. “Whoops”

Una madre ha scritto: “Incoraggio mia figlia a considerare se ‘whoops’, ‘scusa’ o ‘grazie’ possano funzionare invece. Riserviamo ‘scusa’ per le vere scuse.” Molti commenti provenivano da donne che condividevano la necessità di sentire questo messaggio per se stesse, riconoscendo che spesso si scusano per tutto. Una donna ha detto: “Per qualche motivo, questo è stato così curativo? Mi scuso per letteralmente tutto e questo è un bel promemoria.” Un’altra ha aggiunto: “Ho un’impiegata nella sua ventina che si scusa sempre per piccole cose e voglio dirle che deve smettere, perché ha il diritto di esistere e occupare spazio.” È giunto il momento che tutte noi iniziamo a usare ‘whoops’ , che ne dite?

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Le reazioni dei genitori e delle donne

Molti genitori e donne condividono la loro esperienza di scusarsi troppo e trovano conforto nel messaggio di usare alternative alle scuse. In particolare, le mamme si rendono conto che è importante incoraggiare le proprie figlie a riflettere su quando è davvero necessario scusarsi. Una madre ha commentato che sta insegnando alla sua figlia a considerare se espressioni come “whoops” , “scusami” o “grazie” possano funzionare meglio, riservando il “mi dispiace” per le scuse genuine. Inoltre, molte donne hanno espresso la necessità di ascoltare questo messaggio per se stesse, riconoscendo che tendono a scusarsi per ogni piccola cosa. Una di loro ha scritto: “Per qualche motivo, questo è stato così curativo? Mi scuso per letteralmente tutto e questo è un bel promemoria.” Un’altra ha condiviso la sua preoccupazione per una dipendente che si scusa continuamente per piccole cose, sottolineando che “è permesso esistere e occupare spazio” . È chiaro che c’è un bisogno collettivo di cambiare questo comportamento, e l’uso di “whoops” potrebbe essere un passo nella giusta direzione.

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