I suffumigi sono una pratica terapeutica che consiste nell’inalazione di vapore caldo per decongestionare le vie respiratorie. Scopriamo come e perché utilizzarli.
Cosa sono i suffumigi?
I suffumigi , noti anche come fumenti , sono una tecnica di inalazione di vapori utilizzata a scopo terapeutico. Questa pratica è particolarmente utile per alleviare i disturbi che coinvolgono le vie respiratorie e, in alcuni casi, anche le orecchie. I suffumigi sono spesso arricchiti con sostanze come oli essenziali o erbe . In altre parole, i suffumigi consistono nel trasformare una sostanza in vapore e nel far sì che la parte del corpo da trattare venga esposta a questi vapori. L’obiettivo principale è quello di sfruttare il calore e l’ umidità per decongestionare e lenire le mucose infiammate, facilitando così la respirazione.
Questa pratica è semplice e accessibile, e può rivelarsi efficace in molte situazioni.

Come si fanno? Qual è la procedura?
Per fare i suffumigi , è sufficiente seguire una semplice procedura. Si inizia scaldando circa un litro d’acqua fino a portarla a ebollizione . Raggiunta la temperatura, l’acqua viene trasferita in una ciotola resistente al calore , che deve essere posizionata su una superficie stabile. A questo punto, è possibile arricchire l’acqua con alcuni ingredienti specifici, come oli essenziali per un effetto decongestionante, oppure un cucchiaio di sale grosso o bicarbonato per favorire la fluidificazione del muco. Quando la ciotola è pronta, ci si siede comodamente davanti, posizionando il viso sopra il vapore e mantenendo una distanza di circa 30-40 centimetri per evitare scottature.
Si consiglia di coprire la testa e la ciotola con un asciugamano , creando una sorta di “tenda” che trattenga il vapore, consentendo di inalarlo in modo ottimale. La respirazione deve essere profonda e calma , per permettere al vapore di agire sulle vie respiratorie. Al termine, è preferibile sollevare l’asciugamano e riposare per qualche minuto, dando modo alle vie respiratorie di adattarsi alla temperatura ambientale. I suffumigi risultano particolarmente efficaci se eseguiti la sera, favorendo una respirazione più libera durante il riposo notturno.

A cosa servono i suffumigi?
I suffumigi agiscono sulle mucose infiammate . Grazie al calore e all’ umidità , leniscono le mucose e facilitano l’eliminazione delle secrezioni, dando sollievo ai sintomi legati a diverse affezioni del tratto respiratorio. Talvolta vengono impiegati anche per migliorare fastidi alle orecchie , come l’ovattamento, collegati a problemi respiratori. Sono indicati in particolare per:
- raffreddore comune: il vapore aiuta a decongestionare le vie nasali, alleviando il senso di naso chiuso.
- sinusite: l’umidità del vapore può ridurre l’infiammazione dei seni paranasali, favorendo l’espulsione del muco accumulato.
- bronchite: aiutando a liberare le vie respiratorie inferiori.
- catarro: facilitano la fluidificazione del muco, rendendo più semplice eliminarlo.
- tosse secca o grassa: in entrambi i casi, l’umidità allevia l’irritazione della gola e, nel caso di tosse grassa, agevola l’espulsione delle secrezioni.
- faringiti e laringiti.
Questa pratica è utile anche per prevenire la secchezza delle vie aeree in ambienti particolarmente secchi o durante i mesi freddi, quando le infezioni respiratorie sono più frequenti.

Quanto tempo bisogna stare per i suffumigi?
La durata ideale per una sessione di suffumigi è di circa 10-15 minuti , o comunque fino a quando si produce vapore, con pause occasionali se necessario. Questo tempo è generalmente sufficiente per ottenere benefici senza affaticare le vie respiratorie. Si consiglia di fare i suffumigi 1 o 2 volte al giorno . Sono raccomandati soprattutto la sera prima di andare a letto, per massimizzare il sollievo durante il riposo notturno.

Cosa mettere nei fumenti?
Per preparare i suffumigi si può utilizzare acqua calda pura , ma è comune arricchirla con ingredienti naturali che potenziano gli effetti benefici. Tra le sostanze più utilizzate ci sono:
- oli essenziali: come eucalipto, tea tree e menta piperita. Noti per le loro proprietà decongestionanti e antibatteriche, aiutano a liberare le vie respiratorie.
- sale grosso: aggiunto all’acqua, favorisce l’idratazione delle mucose e contribuisce a fluidificare il muco.
- bicarbonato di sodio o sedo calcio: conosciuti per le loro proprietà calmanti, aiutano a ridurre l’infiammazione e a rendere il muco meno denso.
- erbe aromatiche: come camomilla, timo e lavanda, che hanno proprietà lenitive e antinfiammatorie.

Quando non si possono fare i suffumigi? Controindicazioni
I suffumigi, pur essendo un rimedio naturale, presentano alcune controindicazioni . Esistono, infatti, alcune situazioni in cui è meglio evitarli , come in presenza di:
- febbre alta: l’inalazione di vapore può aumentare la temperatura corporea, aggravando il malessere.
- asma o bronchite asmatica: il vapore può irritare le vie aeree e scatenare crisi respiratorie.
- allergie a oli essenziali o erbe: è importante evitare ingredienti che possano provocare reazioni allergiche.
- bambini piccoli: con un’età inferiore dei 6 anni, i suffumigi non sono raccomandati, dal momento che il vapore caldo potrebbe causare irritazione o difficoltà respiratorie, oltre che scottature.
- problemi cardiaci o circolatori: l’esposizione a caldo intenso può sovraccaricare il sistema cardiovascolare.
In tutti questi casi, è consigliabile consultare un medico prima di ricorrere ai suffumigi, per valutare possibili alternative più sicure.
